Il perché di questo Blog
Mi presento: sono Lucio Casalino, ex dirigente Inps, dove ho
svolto anche la funzione di Direttore di Sede, professore a contratto presso l’Università Federico II
di Napoli in cui ho insegnato Previdenza Sociale nell’ambito della Cattedra di
Diritto del Lavoro, Consigliere nazionale della Cisal.
Questa iniziativa editoriale nasce dall’esigenza di
fare chiarezza nell’universo pensionistico, intorno al quale sono germogliate tantissime
fake news/post verità, soprattutto da parte
della Politica e degli Addetti ai lavori, che hanno causato, da una
parte, un diffuso pessimismo sul futuro previdenziale tra i giovani e un forte
scoramento senza prospettive certe, tra coloro che si approssimano al
pensionamento, dall’altra, una sorta di alibi delle Istituzioni (anche europee) per
drenare risorse inasprendo sempre di più, come un nodo scorsoio, le condizioni
per il diritto alla pensione in Italia.
Fare chiarezza significa:
- Spiegare con parole comprensibili anche ai non addetti ai lavori, il meccanismo, a volte contorto, che regge tutto il Sistema pensionistico e il suo finanziamento.
- Denunciare a tutti voi che ci seguite online, tutte le fake news/ post verità che quotidianamente ci propinano tramite i Social e i Media, per giustificare “l’assalto alla diligenza” delle pensioni, considerata una sorta di bancomat.
- Proporre, infine, delle soluzioni costruttive e compatibili con la sostenibilità della Struttura delle pensioni.
- “Il calcolo in base ai contributi versati (metodo contributivo), è un
sistema equo, legale e costituzionale, che - rispetto a quello retributivo - restituisce
al pensionato ciò che ha accumulato durante la vita lavorativa”: FALSO.
- “il contributivo garantisce l’eguaglianza dei trattamenti tra i
lavoratori con lo stesso montante contributivo”: FALSO.
- “Il Bilancio INPS delle pensioni previdenziali (cioè quelle collegate ai contributi
sociali), presenta un passivo tale che diventa necessario
l’intervento statale per poterle pagare”: FALSO (i contributi dei lavoratori sono
più che sufficienti per coprire il costo di tutte le pensioni d’invalidità,
vecchiaia/anticipata e di riversibilità).
- “La
Legge Fornero ha imposto l’obbligo del calcolo contributivo per tutti dal 2012,
al fine di garantire parità di trattamento ai pensionati futuri”: FALSO (è stata necessaria una successiva
Legge del 2014 per correggere la discriminazione - per i lavoratori che avevano già maturato 40 anni di contribuzione - d’importi
pensionistici superiori a quelli garantiti dal sistema retributivo, in vigore
prima della riforma!).
- “La
Riforma Fornero ha disposto la soppressione dell’INPDAP (Ente erogatore delle
pensioni ai pubblici dipendenti) e la sua confluenza nell’Inps, al fine di
migliorare l’efficienza e l’efficacia nel settore previdenziale” (art.21): FALSO (di fatto ha scaricato sul
Bilancio dell’Inps e quindi sulle spalle dei lavoratori, il forte passivo di
Bilancio, maturato per il mancato versamento dei contributi da parte dello Stato
- datore di lavoro inadempiente).
- “In Italia si spende molto per le
Pensioni e poco per l’Assistenza”: FALSO (la spesa
per il Welfare italiano risulta la più alta d’Europa).
- “la Riforma Fornero “lacrime e sangue” del 2011, imposta dall’Unione Europea,
a causa della spesa pensionistica fuori controllo, fu giustificata per evitare
il default di tutto il sistema pensionistico”: FALSO (nel
triennio precedente la riforma -2009/2011- dimostreremo che i conti pensionistici erano
perfettamente in ordine!).
Queste e altre post verità/fake news sono i temi che tratteremo nei prossimi mesi, in un continuo e proficuo (speriamo) colloquio relazionale con i lettori, con i quali vogliamo aprire, con questa proposta editoriale, un ampio e articolato dibattito, al fine di promuovere una vasta operazione di verità circa le vere cause che stanno provocando l'attuale crisi di tutto l'Impianto previdenziale.
Poiché trattasi di argomenti delicati che toccano milioni di
famiglie e complessi, per la natura statistica/contabile degli andamenti
finanziari e demografici delle pensioni, ci siamo avvalsi di dati/cifre tratti da una
Fonte autorevolissima: “ I Rapporti n. 2, 3
e 4 sui Bilanci 2013-2014-2015 del Sistema Previdenziale Italiano” (www.itinerariprevidenziali.it), redatti dal Comitato tecnico-scientifico
di “Itinerari Previdenziali”, presieduto
dal prof. Brambilla, ex Presidente del Nucleo di Valutazione della Spesa
Pensionistica, considerato uno dei maggiori esperti in materia previdenziale in
ambito europeo. Senza tema di smentita, dunque.
In attesa del prossimo approfondimento che sarà dedicato alla
problematica dei vari Metodi con i quali si calcola l’importo della pensione, al sistema di finanziamento della spesa pensionistica e
alle tante fake notizie che sono fiorite sul tema, vi saluto cordialmente.