Il perché di questo Blog


   Mi presento: sono Lucio Casalino, ex dirigente Inps, dove ho svolto anche la funzione di Direttore di Sede, professore  a contratto presso l’Università Federico II di Napoli in cui ho insegnato Previdenza Sociale nell’ambito della Cattedra di Diritto del Lavoro, Consigliere nazionale della Cisal.
   Questa iniziativa editoriale nasce dall’esigenza di fare chiarezza nell’universo pensionistico, intorno al quale sono germogliate tantissime fake news/post verità, soprattutto da parte  della Politica e degli Addetti ai lavori, che hanno causato, da una parte, un diffuso pessimismo sul futuro previdenziale tra i giovani e un forte scoramento senza prospettive certe, tra coloro che si approssimano al pensionamento, dall’altra, una sorta di alibi delle Istituzioni (anche europee) per drenare risorse inasprendo sempre di più, come un nodo scorsoio, le condizioni per il diritto alla pensione in Italia.
   Fare chiarezza significa:
  • Spiegare con parole comprensibili anche ai non addetti ai lavori, il meccanismo, a volte contorto, che regge tutto il Sistema pensionistico e il suo finanziamento.
  • Denunciare a tutti voi che ci seguite online, tutte le fake news/ post verità che quotidianamente ci propinano tramite i Social e i Media, per giustificare “l’assalto alla diligenza” delle pensioni, considerata una sorta di bancomat.
  • Proporre, infine, delle soluzioni costruttive e compatibili con la sostenibilità della Struttura delle pensioni.
   Veramente sono tante le fake news in giro, di seguito elencate, peraltro in modo non esaustivo, che se smentite  con “prove provate” - come tentiamo di fare con questo Blog che rappresenta un “messaggio in bottiglia” lanciato nel mare dell’opinione pubblica - dimostreranno che la maggior parte delle Riforme sulle pensioni (ben nove dal 1999) sono state strumentali, inutili, se non realizzate per altri fini:
- “Il calcolo in base ai contributi versati (metodo contributivo), è un sistema equo, legale e costituzionale, che - rispetto a quello retributivo - restituisce al pensionato ciò che ha accumulato durante la vita lavorativa”: FALSO.
- “il contributivo garantisce l’eguaglianza dei trattamenti tra i lavoratori con lo stesso montante contributivo”: FALSO.
- “Il Bilancio INPS delle pensioni previdenziali (cioè quelle  collegate ai contributi sociali), presenta un passivo tale che diventa necessario l’intervento statale per poterle  pagare”: FALSO (i contributi dei lavoratori sono più che sufficienti per coprire il costo di tutte le pensioni d’invalidità, vecchiaia/anticipata e di riversibilità).
- La Legge Fornero ha imposto l’obbligo del calcolo contributivo per tutti dal 2012, al fine di garantire parità di trattamento ai pensionati futuri”: FALSO (è stata necessaria una successiva Legge del 2014 per correggere la discriminazione - per i lavoratori  che avevano già maturato 40 anni di contribuzione - d’importi pensionistici superiori a quelli garantiti dal sistema retributivo, in vigore prima della riforma!).
-La Riforma Fornero ha disposto la soppressione dell’INPDAP (Ente erogatore delle pensioni ai pubblici dipendenti) e la sua confluenza nell’Inps, al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia nel settore previdenziale” (art.21): FALSO (di fatto ha scaricato sul Bilancio dell’Inps e quindi sulle spalle dei lavoratori, il forte passivo di Bilancio, maturato per il mancato versamento dei contributi da parte dello Stato - datore di lavoro inadempiente).
- “In Italia si spende molto per le Pensioni e poco per l’Assistenza”: FALSO (la spesa per il Welfare italiano risulta la più alta d’Europa).
- “la Riforma Fornero “lacrime e sangue” del 2011, imposta dall’Unione Europea, a causa della spesa pensionistica fuori controllo, fu giustificata per evitare il default di tutto il sistema pensionistico”: FALSO (nel triennio precedente la riforma -2009/2011- dimostreremo che i conti pensionistici erano perfettamente in ordine!).

   Queste e altre post verità/fake news sono i temi che tratteremo nei prossimi mesi, in un continuo e proficuo (speriamo) colloquio relazionale con i lettori, con i quali vogliamo aprire, con questa proposta editoriale,  un ampio e articolato dibattito, al fine di promuovere una vasta operazione di verità circa le vere cause che stanno provocando l'attuale crisi di tutto l'Impianto  previdenziale.  
   Poiché trattasi di argomenti delicati che toccano milioni di famiglie e complessi, per la natura statistica/contabile degli andamenti finanziari e demografici delle pensioni, ci siamo avvalsi di dati/cifre tratti da una Fonte autorevolissima: “ I Rapporti n. 2, 3 e 4 sui Bilanci 2013-2014-2015 del Sistema Previdenziale Italiano” (www.itinerariprevidenziali.it), redatti dal Comitato tecnico-scientifico di “Itinerari Previdenziali”, presieduto dal prof. Brambilla, ex Presidente del Nucleo di Valutazione della Spesa Pensionistica, considerato uno dei maggiori esperti in materia previdenziale in ambito europeo. Senza tema di smentita, dunque.
   In attesa del prossimo approfondimento che sarà dedicato alla problematica dei vari Metodi  con i quali si calcola l’importo della pensione, al sistema di finanziamento  della spesa pensionistica e alle tante fake notizie che sono fiorite sul tema, vi saluto cordialmente.

                                                                                                       Prof. Lucio Casalino
                                                                                                              (Breve CV)

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